Calcio femminile: scriviamo una nuova storia
Risvegliamo la passione e il futuro del calcio femminile.
Il calcio femminile, dopo anni di lotte e conquiste, si trova oggi di fronte a una crisi senza precedenti. La stagione in corso ha visto un drammatico calo delle iscrizioni, con solo 8 squadre di Eccellenza e 7 per la Promozione iscritte. Numeri che evidenziano una realtà allarmante: se il calcio maschile sta attraversando difficoltà, quello femminile rischia di cadere in un abisso dal quale potrebbe non risollevarsi più. Questo scenario getta ombre sul futuro di un movimento che ha sempre faticato per ottenere riconoscimento e rispetto, e che ora si vede pericolosamente vicino all’estinzione.
Il problema non è solo nei numeri.
Dietro queste cifre si nasconde una disaffezione crescente da parte delle società, che iniziano a vedere nel calcio femminile un investimento difficile da sostenere. Le spese aumentano, le entrate non ci sono mai state, e il risultato è un circolo vizioso che allontana sponsor, media e, inevitabilmente, le giovani atlete. La mancanza di supporto strutturale e la scarsa visibilità mediatica stanno uccidendo lentamente un movimento che, fino a pochi anni fa, prometteva di essere il futuro dello sport italiano.
Eppure, è proprio nei momenti di crisi che si devono trovare le risorse per reagire.
La soluzione non può essere solo economica; è necessario un cambiamento di mentalità, un risveglio della passione che ha sempre animato il calcio femminile. Le società devono tornare a credere in questo movimento, ma per farlo hanno bisogno di vedere un impegno concreto da parte delle istituzioni e della Federazione.
Cosa possiamo fare per invertire questa tendenza?
Prima di tutto, è fondamentale ridimensionare la "competizione economica" generata da un "professionismo indotto" che non è sostenibile in un sistema come quello attuale. La Federazione, attraverso le risorse messe a disposizione dai programmi di sviluppo della UEFA, deve creare un sistema di incentivi per le società che investono nel calcio femminile, garantendo loro supporto economico e visibilità. Inoltre, bisogna lavorare sulla promozione del calcio femminile a tutti i livelli, coinvolgendo i media e sensibilizzando il pubblico.
Proponiamo di organizzare campagne di sensibilizzazione, eventi dedicati e partnership strategiche con enti pubblici e privati, per riportare il calcio femminile al centro dell’attenzione. Infine, dobbiamo tornare nelle scuole, negli oratori, nei piccoli campi di provincia, per risvegliare nelle giovani la voglia di giocare, di lottare, di credere che il calcio femminile non è solo un hobby, ma una possibilità reale di crescita, di emancipazione, di futuro.
Solo così potremo scrivere una nuova storia per il calcio femminile, una storia fatta di successi, ma soprattutto di dignità e rispetto.